COME AGIRE IN CASO DI FAMILIARI IN CARCERE ALL’ESTERO - AN OVERVIEW

Come agire in caso di familiari in carcere all’estero - An Overview

Come agire in caso di familiari in carcere all’estero - An Overview

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Il governo italiano cerca di fornire assistenza e supporto ai detenuti italiani all'estero attraverso le rappresentanze diplomatiche e consolari italiane.

Il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere for every 35 indagati, gli arresti domiciliari for each altri 9, l'obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza for each 7 indagati, l'obbligo di dimora in provincia di Salerno for every un'indagata e l'interdizione for each un anno dall'esercizio della professione legale for each un avvocato.

I detenuti italiani all'estero hanno diritto a un trattamento umano e dignitoso, in conformità con gli normal internazionali.

La lingua, le differenze culturali e il sistema giudiziario locale possono rappresentare sfide per i detenuti italiani e for each le autorità italiane che cercano di assistere loro.

Il quinto comma dell’articolo 73 del D.P.R. configura un’autonoma ipotesi di reato dopo le modifiche intervenute a seguito del decreto legge 146/2013. Si tratta fra le altre cose di una delle ipotesi di reato for every spaccio di stupefacenti più frequenti.

[185] Negli ultimi anni la guerriglia ha deciso di rompere con la linea pregressa scegliendo di gestire direttamente le coltivazioni di coca e di papavero da oppio e di produrre in proprio la droga, che viene ceduta ai messicani in cambio di partite di armi necessarie alla guerriglia;[186] in particolare, i guerriglieri si sono insediati al confine con l'Ecuador e con il Venezuela occupando anche vaste porzioni di territorio ecuadoregno e venezuelano, in zone di difficilissimo accesso, dove hanno realizzato propri punti di raffinazione della droga e di deposito.[187][188]

Tuttavia, le attese sono point out deluse poiché i verbali di Sandokan non sono stati depositati. Il prossimo step del processo è previsto per il 22 aprile a Napoli, durante il secondo troncone del processo sugli appalti Rfi. Qui potrebbero essere consegnati i dettagli che il pentito ha rivelato agli inquirenti.

L'associazione finalizzata al traffico di lieve entità è invece punita con pene dimezzate, anche in questo caso tuttavia l'applicazione dell'attenuante risulta eccessivamente ridotta; in questo caso le problematiche derivanti dagli orientamenti giurisprudenziali attuali sono ancor più deleterie.

Le sue rivelazioni saranno cruciali for every confermare le accuse mosse dalla Dda e for each ricostruire il sistema di corruzione e collusione del clan per decenni.

essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno anche permanente, oppure essere un cittadino di uno Stato non appartenente all’UE in possesso del permesso di soggiorno UE for each soggiornanti di lungo periodo, o titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa for every un periodo superiore a 6 mesi o titolare di permesso di soggiorno for every motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;

La prima fase del processo è l'indagine preliminare, durante la quale le forze dell'ordine raccolgono prove e testimonianze per stabilire se more info ci sono sufficienti elementi per procedere con l'accusa.

Nello stesso periodo l'Albania è diventata il primo Paese europeo for every produzione di cannabis: alla fine degli anni '90 le piantagioni di cannabis hanno sostituito le colture di patate nel sud del Paese[76] e, attraverso gli scafisti di Valona che solcavano il Canale d'Otranto, check here raggiungeva le coste italiane for every essere immessa nel mercato.[294] Nel 2014 il Primo ministro albanese Edi Rama ha ordinato l'assedio del paese-fortezza di Lazarat check here (nei pressi di Argirocastro), dove venivano prodotte circa 900 tonnellate di cannabis all'anno for each un valore complessivo di circa four,5 miliardi di euro, quasi la metà dell'intero PIL dell'Albania.

L’attesa period alta for every l’udienza di oggi, con la speranza che Sandokan, il pentito boss dei Casalesi, potesse iniziare a collaborare depositando i verbali dei suoi interrogatori.

L’ex boss del clan La Torre di Mondragone, Augusto La Torre, 62 anni, ha scritto una lettera di tre pagine inviata recentemente tra gli altri al suo avvocato Antonio Miraglia Latorre e al nuovo pentito Francesco Schiavone Sandokan. La Torre, che ha una laurea in Psicologia ed è titolare di vari corsi di laurea e master in criminologia, è stato precedentemente definito un “pentito a achievedà” for every aver ritrattato la sua versione dei fatti in diverse occasioni, in particolare durante il processo for each la strage di Pescopagano avvenuta nell’aprile del 1990. La notizia è stata riportata dall’edizione di Caserta del Mattino.

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